[93], Per quanto riguarda il massimo campionato, va ricordato che lo 0-10 subito dal Torino nel 1948 è la sconfitta più larga verificatasi in tutti i campionati a girone unico. [160], Il gruppo "Ultras Grigi" si sciolse ufficialmente dopo la retrocessione in Serie C2 del 1998 e il nome riunisce oggi, convenzionalmente, un certo numero di distinte compagnie di tifosi (Fedelissimi 1947, Supporters '99, Gentaglia, Sezione Birre Vuote). Compresi i commissari straordinari, sono quarantasei i nomi dei presidenti succedutisi alla guida dell'Alessandria; nella stagione 1954-1955, inoltre, fu ai vertici della società un comitato di reggenza composto da sei commissari. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 3 mag 2021 alle 22:25. Alessandria: Morando, Viviano, Costa, Bruno, Gandini, Bertolini, Cattaneo, Avalle, Banchero, Ferrari, Chierico. La tradizione fa risalire la fondazione del club al 18 febbraio 1912,[19] con la stipula di un atto costitutivo del Foot Ball Club Alessandria: le firme apposte su di esso sarebbero state quelle di Badò, di Amilcare Savojardo e di Alfredo Ratti che fu nominato primo "direttore". permalink. [28] Al termine della stagione 1920-1921, dopo un vittorioso spareggio giocato a Milano contro il Modena, il club ottenne l'ammissione alla semifinale per il Nord Italia. [139] Dopo aver debuttato in grigio, si laurearono campioni d'Italia negli anni Quaranta e Cinquanta Aristide Coscia, Virgilio Maroso, Mario Foglia, Francesco Rosetta e Bruno Garzena. È circolare o a volte riprodotto all'interno di scudi polacchi, prevalentemente grigio con una sezione bianca e crociata di rosso e con un monogramma riproducente le lettere intrecciate U, S ed A. Nel 2006 e nel 2010 sono ventilate ipotesi relative all'edificazione di un nuovo campo da gioco nelle zone periferiche della città piemontese,[115][116] ma nessun atto concreto è mai stato avviato. [40], «Con i giocatori usciti da Alessandria ed oggi sparsi ai quattro venti nelle squadre italiane, si potrebbe formare il più formidabile squadrone nostro. I campionati procedevano nell'anonimato, complice il distacco del presidente Sacco, fino al 1966-1967, quando l'Alessandria – partita addirittura con ambizioni di promozione – scivolò inaspettatamente in Serie C.[65], In occasione dell'800º anniversario dalla fondazione della città di Alessandria, nel 1968, la società invitò la squadra brasiliana del Santos a disputare una gara amichevole allo Stadio Moccagatta. La Redazione 03 Aprile 2021, 22:02. [63] Sempre nella stessa annata, 1959-1960, l'Alessandria esordì in una competizione internazionale, affrontando il Velež di Mostar in Coppa Mitropa. Il colore sociale dell'Alessandria è il grigio, precisamente il "Cool Gray 7 C" della classificazione Pantone; è l'unica squadra in Europa ad indossarlo. [124], Ad oggi il settore giovanile, denominato «Accademia Grigia», comprende la squadra partecipante al campionato nazionale Dante Berretti, l'Under-17, l'Under-16, l'Under-15, i Giovanissimi Regionali (due squadre), gli Esordienti, gli Esordienti a 9, i Pulcini a 7 e i Piccoli Amici. Dopo la gara, la FIGC chiese all'arbitro di sottoporsi a una visita oculistica, dalla quale risultò daltonico: la visita divenne allora obbligatoria per tutti gli arbitri.[54]. Risultati Alessandria. Vicenza, Pisa, Perugia, Pro Sesto[177] e Moncalieri,[178] oltre che coi francesi del Tolone. I am Calcio, social magazine sul mondo del calcio. Classifiche, pronostici e risultati in tempo reale Anzi.». Dai tremila tagliandi raccolti, emersero i nomi di: Nobili, Servili, Zanier e Stefani tra i portieri; Colombo, Gregucci, Cammaroto, Di Brino, Vanara, Ferrarese, Galparoli, Pedroni, Giacomazzi e Carrera tra i difensori; Rivera, Lorenzetti, Scarrone, Ferrari, Manueli, Fara, Tagnin, Camolese, Bertolini e Reja tra i centrocampisti; Artico, Marescalco, Cattaneo, Fanello, Baloncieri e Banchero I tra gli attaccanti. Mind the Lab - P.IVA 01377360621 - Tutti i diritti riservati. [14] Nel 1909 nacque la Forza e Concordia, con maglie grigio scuro, la prima società a formare stabilmente una sezione calcistica,[15] seguita nel 1911 dalla Forza e Coraggio, presumibilmente per l'interesse dei figli di Ratti, Alfredo e Attilio,[16] di Enrico Badò e di Augusto Rangone;[17] in più occasioni le due squadre si sfidarono per aggiudicarsi il primato cittadino. Prese parte al Campionato Alta Italia 1944 tra molte difficoltà, riuscendo a fatica a radunare undici calciatori tra membri della vecchia rosa e militari di stanza in città (tra di essi, Virgilio Maroso). Intervista a Franco Ossola, Campionato della Federazione di Ginnastica Nazionale Italiana, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Unione_Sportiva_Alessandria_Calcio_1912&oldid=120419930, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, 11 aprile 1920 - Al termine della stagione, l', 1975 - La società cambia la denominazione in, 18 agosto 2003 - Il tribunale di Alessandria dichiara fallita l', 2004 - Il marchio e il titolo sportivo dell', stagione 2005-2006: Cassa di Risparmio di Alessandria, stagione 2010-2011: Alegas-Cassa di Risparmio di Alessandria. La prima stagione tra i cadetti terminò con una nuova delusione: dopo aver guidato la classifica per gran parte del torneo, la squadra grigia andò incontro a una crisi di risultati nel finale che permisero a Modena e Novara di agganciarla in testa; furono gli azzurri a completare la rimonta, espugnando Alessandria all'ultima giornata, il 5 giugno 1938 e neanche gli spareggi, disputati a Milano e a Torino, risollevarono le sorti della formazione cinerina, che perse entrambe le partite e vide le altre due contendenti passare direttamente in Serie A. Parodi, Giorno e Mister Longo al termine di Novara-Alessandria del 7 febbraio 2021 (fonte immagine: pagina Facebook ufficiale dell’Alessandria Calcio) Durante il periodo di permanenza tra i cadetti i grigi parteciparono a due edizioni della Coppa delle Alpi (1960 e 1962, nella quale raggiunsero le semifinali), torneo dedicato inizialmente a squadre europee delle serie minori. Alessandria risultati in diretta (e live video streaming online) in tempo reale, rosa della squadra con calendario della stagione e risultati. Il torneo, denominato «Promozione», si svolse in un clima molto teso a causa delle intemperanze dei tifosi: fu in quel periodo che si riaccese quel "campanilismo" che il Fascismo aveva tentato in ogni modo di sopire per riunire il popolo sotto l'unico vessillo italiano;[52] il 3 febbraio 1946, al termine della gara casalinga persa 2-3 contro il Piacenza, la polizia fu costretta a chiamare due autoblinde per sedare le intemperanze della tifoseria alessandrina, che si era scagliata contro il direttore di gara. Iscrizione al ROC n. 17031. Il periodo di maggior lustro per la squadra si fa risalire ai decenni del primo dopoguerra e della cosiddetta «scuola alessandrina» che, dando continuità ai dettami importati nei primi anni dieci dall'allenatore inglese George Arthur Smith, prevedeva metodi di allenamento e tattiche di gioco inediti per il calcio italiano. [125], L'Alessandria è generalmente annoverata tra le «nobili decadute» del calcio italiano, assieme ad altre «provincial[i] che non ce l'ha[nno] fatta di fronte alle esigenze del calcio superprofessionistico», come ha scritto il giornalista Rino Tommasi. L'evento bellico complicava poi notevolmente lo svolgimento del campionato, come dimostrano gli episodi relativi al giovane attaccante Zaio, fuggito dalla caserma per raggiungere la decimata squadra in trasferta a Pescara e perciò aggregato ai reparti diretti in Russia per punizione,[48] e alla trasferta di Palermo del dicembre 1942, quando la squadra, impossibilitata a raggiungere la Sicilia per l'assenza di mezzi ferroviari, fu condannata dalla Federazione alla sconfitta a tavolino. Un sondaggio effettuato nel 2012 dal periodico Il Piccolo, indicava Ballacci, ricordato per la promozione in B del 1974 e per quella in C1 del 1981, come l'allenatore più amato dai tifosi dell'Alessandria, davanti a Maurizio Sarri, che nel 2012 condusse l'Alessandria ai vertici della Lega Pro Prima Divisione nonostante la società fosse in preda ad una grave crisi economica, e Giuseppe Sabadini, vincitore del campionato di C2 nel 1991.[132]. [35] Fu una pesante e inopinata sconfitta subita sul campo del Casale, ultimo in classifica, a cancellare i sogni di gloria della squadra di Carcano, alla quale non bastò sconfiggere il Torino, nello scontro diretto, per riagganciarlo in vetta. In quel clima fu inevitabile la prima retrocessione in Interregionale, poi evitata per la rinuncia del Montebelluna e le garanzie fornite da una nuova dirigenza, che aveva a capo l'imprenditore valenzano Gino Amisano;[78] questi legò così il suo nome al club per quasi quindici anni. LOGIN-REGISTRATI. Fu dal fiorente vivaio della «scuola alessandrina» che uscirono i calciatori generalmente ritenuti rappresentativi nella storia dell'Alessandria. Alessandria, Alessandria - Dettagli squadra - Calcio - Eurosport. [153], Ugo Boccassi cita come prima tifoseria rivale dell'Alessandria quella dell'Andrea Doria:[161] si verificarono scontri sia a Genova, il 1º novembre 1914 (gara caratterizzata da quello che i giornali dell'epoca definirono «un premeditato pestaggio» del pubblico ai danni degli alessandrini presenti «insultati, coperti di sputi, e dovettero poi più tardi fare un lungo giro per raggiungere l'albergo e portati in salvo», dal ferimento per arma da taglio di un dirigente ospite all'uscita dal campo e dall'arresto «per un incidente sorto tra il pubblico durante lo svolgimento del match» di un alessandrino «per minacce a mano armata contro alcuni spettatori parteggianti per l'Andrea Doria»),[162] sia sul Campo degli Orti, il 17 aprile 1921; in quest'ultimo caso la gara fu fatta sospendere dai carabinieri per i disordini creati da genovesi «armati di rivoltelle e di rasoi», in quello che l'inviato della Stampa definì «il primo disgustoso incidente occorso in tanti anni di sane e belle battaglie sportive combattute nella nostra città». Serie A. Alessandria Calcio 1912, Categoria:Calciatori dell'U.S. Dopo il fallimento della squadra, avvenuto nel 2003, nacque una società chiamata Nuova Alessandria 1912: questa indossò, nel corso del Campionato di Eccellenza 2003-2004, una maglia divisa verticalmente a metà, colorata per una parte di bianco e per l'altra di grigio. Per parte degli anni ottanta, inoltre, lo stemma fu ingrandito e spostato al centro della maglia. [142], Nella Hall of Fame del calcio italiano, creata dalla FIGC nel 2011 ed aggiornata annualmente, compaiono le seguenti personalità legate alla storia dell'Alessandria:[143], Dal 2015 Rivera è parte anche della Walk of Fame dello sport italiano, inaugurata dal CONI in quello stesso anno. [144], Non esiste ancora una hall of fame ufficiale dell'Alessandria: un esperimento in tal senso fu il sondaggio del trisettimanale locale Il Piccolo «La squadra del secolo», che nel 2012 chiese ai lettori, nell'arco di tre mesi, d'indicare su schede precompilate un giocatore per ogni ruolo ed un allenatore tra i più amati. Calendario della squadra Alessandria, squadra partecipante al campionato di calcio di Serie C Girone A in Italia, stagione 2020-21 Nella stagione 2016-2017 i grigi allenati da Piero Braglia stabilirono il record di punti nella prima parte di campionato (47) , diventando anche la prima squadra capace di rimanere imbattuta nel girone d'andata. Alessandria cantava la vita in grigio, e nessuno sbadigliava. Conta inoltre nel suo palmarès due Coppe Italia di Serie C, vinte nel 1973 e nel 2018, e una Coppa CONI, conquistata nel 1927. [169], Rapporti controversi si hanno anche con i tifosi del Casale: le gare tra grigi e nerostellati (i derby della Provincia di Alessandria, che si giocano da oltre novant'anni), sono tra le più appassionate in Piemonte. Un primo esperimento di tifoseria organizzata dell'Alessandria, il Gruppo Fedelissimi Grigi,[158] nato su suggerimento dell'allenatore ungherese Lajos Nems Kovács, risale al 1947; dell'anno successivo è la provocazione del tifoso che suscitò l'ira di Valentino Mazzola in Torino-Alessandria. [37] L'Alessandria, comunque, vinse nettamente sia il girone eliminatorio che quello finale, riottenendo un posto in Serie A per la stagione 1946-1947, in cui venne sancito il ritorno del massimo campionato alla formula del girone unico. La conseguenza fu che, se nel 1928 erano stati due i giocatori alessandrini a festeggiare con la Nazionale la vittoria della medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Amsterdam, ovvero l'attaccante Banchero e il terzino Viviano (che non scese mai in campo per un infortunio che lo costrinse ad abbandonare il calcio)[42] cui si aggiungeva l'ex grigio Baloncieri,[43] ai vittoriosi campionati mondiali del 1934 e del 1938 parteciparono solamente gli "ex" Ferrari e Bertolini, che assieme all'allenatore Carcano (che coadiuvò peraltro il commissario tecnico Pozzo nel 1934[44]) erano passati, nel periodo 1930-1931, alla forte Juventus dell'epoca. Dopo aver terminato al 10º posto in classifica con 45 punti la stagione regolare del girone A di Serie C, la squadra viene eliminata al primo turno dei play-off dalla Pro Vercelli perdendo 3-1 in trasferta. Classifiche, pronostici e risultati in tempo reale [24] Fu l'ex calciatore e talent scout Giuseppe Cornara (che vinse il premio Seminatore d'Oro nel 1958,[122] seguito nel 1966 da Umberto Dadone[123]), a fondare il Centro Addestramento Giovani Calciatori dell'Alessandria, una delle prime scuole calcio italiane, nel 1957. Ecco il docufilm sulla lunga notte di Alessandria-Milan, Scontri di Alessandria, indagati cinque ultras del Varese, Bentornati, Viola! Data l'unicità della maglia grigia nel panorama calcistico, la seconda divisa risulta ben poco utilizzata dalla società; nella stagione 2007-2008, ad esempio, non venne neppure presentata, e i calciatori disputarono tutte le gare in maglia grigia alternando, all'occorrenza, i pantaloncini grigi o neri. La squadra disputò 13 stagioni in Serie A tra il 1929 e il 1960 e 20 in Serie B (l'ultima nel 1975); raggiunse inoltre una finale di Coppa Italia, nel 1936. Nell'aprile 1920 il FBC si fuse con l'Unione Sportiva Alessandrina, altra squadra cittadina fondata nel 1916, divenendo Alessandria Unione Sportiva e mantenendo la maglia grigia. [130], La ricostruzione storica indica che, tra il 1912 e il 1915, si sono succeduti alla conduzione tecnica dell'Alessandria 93 diversi allenatori, con alcuni punti non del tutto chiari (ci sono dubbi in merito a chi abbia ricoperto il ruolo per primo e sull'allenatore della stagione 1924-1925). [164], La tifoseria organizzata, dichiaratamente apolitica,[153] conobbe i suoi primi scontri nel corso del campionato 1974-1975 con gli ultras di Genoa, Cuneo e Verona; paradossalmente fu proprio coi rossoblù che, il 4 maggio 1975, sancì il suo primo gemellaggio, «che ancora oggi esiste ed è uno tra i più vecchi d'Italia». Nel 1913 entrò in squadra il giocatore-allenatore inglese George Smith. Champions League. La prima squadra svolge i propri allenamenti presso il Michelin Sport Club di Spinetta Marengo. Alessandria-Avellino 4-2 (dts; 1-0, 1-2, 0-0, 2-0). [21], Il Foot Ball Club Alessandria disputò le prime gare amichevoli in maglia biancazzurra per poi riacquisire la casacca grigia della Forza e Coraggio in occasione del campionato di Promozione del 1912-1913. [121], L'Alessandria ha per lunghi anni attinto quasi esclusivamente dal suo settore giovanile, in coerenza coi principi della «scuola alessandrina». Sono segnalati in grassetto calciatori attualmente in attività. Iscrizione al ROC n. 17031. [66] Trovò consolazione nelle vittorie del Campionato Juniores Semiprofessionisti 1971-1972 (con Giorgio Tinazzi allenatore e il giovane Luigi Manueli, autore di una doppietta nella finale di Rimini contro il Giulianova, capitano)[67] e, con la prima squadra, della prima edizione della Coppa Italia Semiprofessionisti, nel 1973 (allenatore Giuseppe Marchioro), quando superò nell'ordine Asti Macobi, Savona, Derthona, Pro Vercelli, Spezia, Modena[68] e, infine, l'Avellino, sconfitto per 4-2 dopo i tempi supplementari nella finale disputata allo Stadio Flaminio di Roma, interrotta poi a pochi minuti dalla fine per invasione di campo. [146] Carcano fu anche vice-allenatore dell'Italia ai Mondiali del 1934. I AM CALCIO è testata giornalistica quotidiana registrata presso il Tribunale di Benevento con autorizzazione n. 08/13. A gennaio Scazzola viene sostituito da Angelo Gregucci, con cui il campionato viene concluso al quinto posto e con la successiva eliminazione agli ottavi di finale dei play-off contro il Carpi dopo un pareggio in trasferta (2-2), a causa del peggiore piazzamento in classifica rispetto agli emiliani. Ancora una volta alla caduta in Serie B non fece seguito un'immediata riscossa; nonostante la vena realizzativa dei capocannonieri dei campionati 1960-1961 e 1961-1962 Fanello e Cappellaro, la squadra non andò oltre posizioni di centroclassifica. [54], Nei primi anni settanta, l'Alessandria fallì per tre volte consecutive la promozione in Serie B in modo rocambolesco, dopo scontri al vertice risolti a sfavore per pochi punti. Alessandria Calcio 1912, Categoria:Presidenti dell'U.S. Dagli anni cinquanta in poi, la maglia dell'Alessandria fu più volte ridisegnata e al grigio furono abbinati diversi colori. Non è in condizione", Basta Balotelli, ma che fatica: il Milan batte 1-0 l'Alessandria, Superlega, i club rimasti rischiano 2 anni senza Champions, Il Milan rompe gli indugi: bloccato Maignan a 15 milioni, Ecco quanto guadagnerà Mourinho alla Roma: le cifre. Breve storia dei gemellaggi granata, Trasferta vietata agli ultras alessandrini, solidali i tifosi ravennati, I NUMERI DI MAGLIA PER LA STAGIONE SPORTIVA 2019/20, "Concorso nazionale ginnico-Sezione gioco football", Derby della Provincia di Alessandria § Il caso del 1928, Categoria:Allenatori dell'U.S. [171][172], Successivamente a quello con i tifosi del Genoa, gli Ultras Grigi hanno stretto gemellaggi con quelli di Trento (nel 1989)[173] e Viareggio (nel 1990). I AM CALCIO è testata giornalistica quotidiana registrata presso il Tribunale di Benevento con autorizzazione n. 08/13. Allenatore: Marchioro. Calcio. Con la prima stagione in Serie B (1937-1938) esordì una maglia grigia con fascia orizzontale bianca e rossa. La vittoria per 17-2 ottenuta nel primo turno della Coppa Italia 1926-1927 contro l'AC Bologna è la più larga affermazione nella competizione (assieme a Cento-Juventus 0-15 della stessa edizione e Cittadella-Potenza 15-0 del 2015), oltre ad essere la gara nella quale si sono segnate più reti complessive. Caligaris (C), «Se ci fosse una scuola di football, il maestro ricorrerebbe all'Alessandria per dare l'esempio di una squadra che, pur essendo sistematicamente spogliata dei suoi campioni, non altera lo stile del proprio gioco, l'armonica compattezza dei propri reparti, la dignità del proprio rango sportivo. [154] Proprio lo spareggio del 1957 contro il Brescia, disputato a San Siro, è ricordato tra le partite con il maggiore afflusso di spettatori (70 000 spettatori totali),[155] così come la gara di Serie C Alessandria-Parma del 18 marzo 1973 (17 000 spettatori e record d'incassi per l'epoca)[156] e la semifinale di Coppa Italia Alessandria-Milan del 26 gennaio 2016, disputata allo Stadio Olimpico di Torino di fronte a circa 20 000 spettatori,[157]. La via alessandrina al... Moccagatta, Alessandria, il presidente Veltroni cede il passo ai professionisti alessandrini, Coppa Italia diretta Palermo-Alessandria 2-3: impresa Gregucci, Il ritorno dei grigi. [2] In quegli anni, con Pro Vercelli, Novara e Casale, l'Alessandria andò a formare il «quadrilatero piemontese», fucina di grandi campioni e di importanti vittorie.[3]. Infine, al clamoroso esito del campionato 2001-2002, con i grigi che dapprima sperperarono nelle ultime giornate, a beneficio del Prato, l'abbondante vantaggio accumulato nei primi due terzi del torneo e successivamente persero la semifinale dei play-off a causa di una larga e inopinata sconfitta interna contro la meno quotata Sangiovannese,[81] si aggiunse il triste epilogo dell'anno successivo: alla fine del campionato 2002-2003 la società, dopo anni di delusioni sportive e di tribolati passaggi di proprietà che coinvolsero anche il patron del Livorno ed ex-presidente del Genoa Spinelli,[82] retrocesse tra i Dilettanti, per poi dichiarare il 13 agosto 2003 fallimento per inadempienze economiche. Mind the Lab - P.IVA 01377360621 - Tutti i diritti riservati. Controlla di seguito le ultime statistiche del team, i dati di profilo del team, la media di gol, le ultime partite giocate in varie competizioni e i risultati, i giocatori della squadra e le statistiche, gli acquisti e le cessioni, insieme ai risultati storici. L'incontro venne disputato il 12 giugno e fu vinto dai sudamericani per 2-0: tra i gol, quello di Pelé, che uscì dallo stadio indossando la maglia numero 10 dell'Alessandria, tra i tifosi in visibilio. [47] La storia della divisa "grigiocerchiata" fu rapidamente archiviata al termine di quell'annata, ma trovò echi in alcuni completi destinati ai portieri nel turbolento decennio successivo e nella singolare maglia biancocerchiata elaborata per la stagione 1948-1949, anch'essa di breve vita.[105]. Nel gennaio 2013 la società passò nelle mani dell'imprenditore torinese Luca Di Masi[91] e, al termine del campionato 2013-2014, ottenne l'accesso al nuovo campionato di terza serie, istituito nella susseguente stagione sportiva. [79], Le speranze di una risalita, maturate al termine del felice campionato 1999-2000, che conobbe il suo apice nella vittoriosa finale dei play-off vinta a Reggio Emilia contro il Prato,[80] si affievolirono l'anno dopo, a causa della rapida ridiscesa in C2. [133] Tradizionalmente si indica Alfredo Ratti come primo membro del sodalizio a rivestire il ruolo;[134] tecnicamente, secondo Ugo Boccassi, andrebbe considerato tale l'allora presidente della Forza & Coraggio, Italo Filippa. Iscrizione al ROC n. 17031. I am Calcio, social magazine sul mondo del calcio. Scheda, rosa, risultati e classifica del Alessandria, squadra partecipante al campionato Serie … U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 Indirizzo: Via Bellini 5 - 15121 Alessandria Telefono: +39 0131 224750 Fax: +39 0131 224780 E-mail: info@alessandriacalcio.it P.IVA 02008480069 [39] L'Alessandria, terminato il girone d'andata a ridosso della prima posizione, concluse sesta. [131], Dopo l'insediamento di George Smith e la teorizzazione della «scuola alessandrina», la dirigenza grigia si affidò per lungo tempo a chi meglio sapeva portarne avanti i principi, a partire dall'allievo Carcano, ad oggi l'allenatore più presente in gare di campionato (126 tra il 1919 e il 1930) cui seguirono Révész, Stürmer, Baloncieri ed infine Dadone, il quale, pur non occupandosi direttamente della prima squadra, fece a lungo da supervisore e da "ponte" tra quella e il vivaio. I am Calcio, social magazine sul mondo del calcio. Mind the Lab - P.IVA 01377360621 - Tutti i diritti riservati. Tra i protagonisti in A vi furono Pedroni, Giacomazzi, l'argentino Tacchi e lo svizzero Vonlanthen; più avanti chiuse la carriera al Moccagatta Francisco Lojacono. 35º minuto del 1° tempo, insacca in rete Eusepi U. in Alessandria - Juventus U23. [138] Michele Borelli è invece il giocatore più presente in gare di Serie A (187 tra il 1929 e il 1936). La sua fondazione si fa risalire tradizionalmente al 1912, tuttavia essa è da collegare all'attività della preesistente sezione calcistica della società Forza e Coraggio, d'incerta datazione. [179] Dopo l'alluvione del 1994 i tifosi della SPAL manifestarono tra i primi vicinanza ai sostenitori grigi, sottoscrivendo una raccolta fondi per il restauro dello stadio Moccagatta;[180] altri contributi giunsero da gruppi di tifosi di Milan, Bari, Modena, Ravenna, Leffe, Trento,[181] Parma e Crevalcore. L'idea fu del disegnatore "Carlin" Bergoglio, storico vignettista del Guerin Sportivo che, negli anni Venti creò mascotte (prevalentemente animali) per molte squadre di calcio italiane: optò per questa scelta facendo riferimento «al gioco pacato, ma scardinatore dell'undici grigio, un gioco che raggiungeva la punta massima proprio in quelle giornate di clima siberiale e su terreni pantanosi». [163] Marcello Marcellini riporta invece che nel 1957, in occasione dello spareggio di San Siro per la promozione in A, i tifosi dell'Inter si unirono a quelli del Brescia, allenato dall'ex calciatore nerazzurro Fattori, mentre quelli del Milan scelsero di sostenere l'Alessandria dell'ex Pedroni.