Cresce in un’epoca storica molto particolare (gli anni di piombo), caratterizzata dalle lotte sociali, e vive in un quartiere dove le sparatorie sotto casa erano all’ordine del giorno. Europa Philharmonic Orchestra nasce dall’esperienza dell’evento “Grazie Claudio”, quando a gennaio 2019 cinquantuno musicisti cresciuti sotto la bacchetta di Claudio Abbado e oggi impegnati nelle migliori orchestre internazionali, si sono raccolti rispondendo alla chiamata di Alessandra Abbado, della sua associazione Mozart14 e del Maestro Ezio Bosso per ricordare in musica i cinque anni dalla scomparsa del grande direttore milanese nel totale rispetto dei suoi principi fondanti. Lo scrittore e poeta brasiliano Paulo Coelho sostiene che non si può cancellare dal cuore il dolore di una perdita, ma ci si può rallegrare con ciò che se ne ricava. Lei però ha continuato a stargli accanto ed è diventata la sua assistente personale. Saranno immediatamente rimossi. Come amava definirsi lui stesso, Ezio Bosso era un pianista per caso. Post di Ezio Bosso su Facebook – Fonte: Facebook/Ezio Bosso. Della grande forma in questo senso.”, “Ezio Bosso è un direttore vero e scrupoloso, attento ad ogni aspetto del fare musica, dal timbro all’articolazione, dalle dinamiche alle intenzioni sonore…….Una Quinta (NDR: di Beethoven) davvero travolgente, curata nei dettagli e provvista di quel senso teleologico che è conditio sine qua non”, “Al Festival Stradivari di Cremona ha eseguito con fantasia e consapevolezza filologica il Concerto n. 3 di Bach, improvvisando al cembalo: e ha guidato la Stradivari Chamber Orchestra nella Serenata per archi di Ciaikovkskij: con passione a tratti straziante.”, “La direzione molto attesa di Ezio Bosso ha conferito la giusta lucidità al continuo ricorso di Orff ad atteggiamenti statici, dalle potenti nervature, basati su elementi primitivistici, sulla ripetizione di blocchi corali ritmicamente ripetuti e scanditi nella rinuncia al principio della modulazione e dello sviluppo, a favore della giustapposizione di motivi ostinatamente diatonici. “La musica ci insegna che la cosa più importante che esista è ascoltare ... (come dei genitori attenti al benessere del proprio piccolo ancora in fasce), ecco che l’ascolto, diventa parte della loro vita. Muore il 15 maggio 2020, all’età di 48 anni, a causa di una malattia neurodegenerativa diagnosticatagli, nel 2011, dopo un intervento al cervello. Il pianista e compositore Ezio Bosso è morto stamattina a Bologna, dove si era trasferito da tempo assieme alla fidanzata.Era nato a Torino il 13 settembre 1971. La sua musica diventa nota tra gli esperti ma anche tra il popolo, a tal punto che su YouTube vanta centinaia di migliaia di visualizzazioni. In questa vera all stars orchestra senza nome, abbadiana nello spirito ed europea di fatto, è confluita sin da subito anche l’esperienza originalissima, orizzontale e democratica di vero collettivo di lavoro, della Stradivari Festival Chamber Orchestra, fondata da Ezio Bosso a Ottobre 2017 in occasione del prestigioso Festival Stradivari di Cremona, dal desiderio di creare una formazione unica nel suo genere in Italia che, in totale indipendenza e fino ad oggi mantenuta solo ed esclusivamente dal mercato, unisce prestigiose prime parti dalle migliori compagini con giovani musicisti di talento nel rispetto di quell’idea di crescita e responsabilità individuale e collettiva, che la musica impone. Col passare del tempo, per Ezio Bosso arrivò il momento di comunicare alla sua famiglia che voleva buttarsi nel mondo della musica; non fu un discorso facile da affrontare, i genitori, essendo persone umili, avevano quella convinzione d’un tempo per cui i figli nati da genitori operai prenderanno la stessa strada dei genitori, mentre i figli dei musicisti diverranno musicisti; con questa convinzione, i genitori di Ezio Bosso erano convinti che il figlio prima o poi intraprendesse la loro stessa strada lavorativa. Ezio Bosso soffriva di una malattia neurodegenerativa da diversi anni. Vediamole insieme, per far tesoro dell’esistenza di Ezio Bosso. Questa malattia ha una sintomatologia particolarmente affine alla Sclerosi laterale amiotrofica. Durante il suo tour europeo fa un incontro con una persona che contribuirà a dare una svolta alla sua carriera; a Vienna poté cominciare a studiare e a formarsi, grazie all’incontro con i grandi maestri della musica, come il mitico Ludwig Streicher. Ezio Bosso, il pianista che ha emozionato la platea al Festival di Sanremo del 2016, aveva sostenuto in una recente intervista al Corriere di Bologna che ai bambini sin dalla scuola per l’infanzia andrebbe insegnata la musica, che sviluppa la creatività, l’intelligenza e il talento.. Anche il mondo del cinema e del teatro ha avuto modo di apprezzarlo: compose diverse sinfonie, tra cui la famosa colonna sonora del film diretto da Gabriele Salvatores, “Io non ho paura” che gli fa ottenere una nomination al David di Donatello.