Proposi questo ai miei compagni, che prontamente furono d'accordo; perciò fu stabilito che questa sarebbe stata la nostra prima ricerca.». Per Christian Wolff (1679-1754) la filosofia teoretica è costituita anzitutto dall'ontologia, intesa come una metafisica generale che svolge un ruolo preliminare rispetto alle tre "metafisiche speciali": la psicologia razionale sul tema dell'anima, la cosmologia razionale sul mondo e la teologia razionale su Dio. Questione risolta allora? Natura, oggetto, valore della metafisica 1. In tal modo l'essere risulterà, in virtù del Cogito ergo sum, sottomesso alla Ragione, la quale si assume (tramite il Metodo) il compito di distinguere il vero dal falso. Ne derivò una frattura tra la dimensione gnoseologica (cioè della conoscenza) e quella ontologica, tra res cogitans e res extensa. Questo tuttavia non mette in discussione l'esistenza oggettiva della vetta; e se lo scalatore dice «dubito di aver raggiunto la vera vetta», egli riconosce, implicitamente, l'esistenza oggettiva di questa.», La ripresa della metafisica nella filosofia analitica. Il sistema cartesiano subì per questo le critiche di alcuni suoi contemporanei. [1], Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. «Non penso più come un tempo che ci sia una differenza fra scienza e metafisica, e ritengo che una teoria scientifica sia simile a una metafisica; ... nella misura in cui una teoria metafisica può essere razionalmente criticata sarei disposto a prendere sul serio la sua rivendicazione ad essere considerata vera». Ancora, nel Novecento russo, la metafisica venne interpretata secondo i termini di una originale metafisica concreta dal pensatore e mistico Pavel Aleksandrovič Florenskij. La grazia della fede quindi non distrugge ma completa la ragione, orientandola verso la meta finale già indicata dalla metafisica aristotelica, che è la conoscenza della verità, contenuto fondamentale della «filosofia prima». Il termine metafisica (in greco metà tà physikà: oltre le cose sensibili) viene coniato da Andronico di Rodi, curatore nel sec. Secondo questa scuola di pensiero, quindi, non ci può essere vera conoscenza se questa non scaturisce dall'intelligenza, la quale però, per attivarsi, deve anzitutto prendere coscienza di sé:[14] se l'intelletto fosse incapace di pensare se stesso, non potrebbe neppure prendere coscienza della verità, né coscienza di poterla mai raggiungere. Il Sorriso è un potente strumento per relazionarsi positivamente con le altre persone, perché già col solo sorridere, guardando qualcuno negli occhi,… Per metafisica aristotelica (metafisica, dal greco: Μετά τα φυσικά - metà ta physikà, «dopo i libri di Fisica», ma anche «al di là delle cose fisiche») si intende una serie di trattati scritti da Aristotele (IV secolo a.C.) e raccolti successivamente sotto questo titolo. ‘Filosofia’ deriva dal greco e significa alla lettera “amore della sapienza”. Da un lato, il ricorso all’etimologia è interessante e suggestivo, ma criticabile. L'attrazione di un sorriso . [7] …Scopri di più. Dopo esserci un po' tormentati, senza avvicinarci alla soluzione dei dubbi che ci angustiavano, mi venne in mente che avevamo preso una strada sbagliata, e che, prima di accingerci a ricerche di questa natura, era necessario esaminare le nostre capacità, e vedere quali oggetti le nostre intelligenze erano o non erano adatte a trattare. La parola si pronuncia con l’accento sulla prima “a”. E ha esortato quindi a non smettere di indagare il mistero, e a tenere verso di esso un atteggiamento che non sia di semplice indifferenza o di banale riduzionismo.[45]. L'intuizione suprema è quindi per lui il "pensiero di pensiero", proprio dell'atto puro. L’etimologia ci aiuta a capire perché ad una parola venga associato un determinato concetto. ), Introduzione alla filosofia, Bologna: Zanichelli, di prossima pubbl.] Questo campo di indagine è stata successivamente definito come "la scienza delle cose che trascendono ciò che è fisico e naturale", come l'esistenza di Dio o l'origine della conoscenza umana. Scopri il significato e l'origine del nome Mana. b) Inoltre, la metafisica è la scienza che indaga i principi primi e le cause della realtà che, sappiamo da Platone, non possono essere empiriche e mutevoli, ma devono Egli tuttavia, nel suo itinerario filosofico, andò sempre più rivalutando il ruolo della metafisica, attribuendole kantianamente una funzione di stimolo al progresso della scienza stessa[39]. Poiché questi volumi erano stati quindi collocati dopo (in greco μετά, metá) quelli sulla natura (e τὰ μετ… [19] L'intelletto è il luogo in cui propriamente si produce l'intuizione, ed è pertanto superiore alla ragione perché è il principio primo senza il quale non si avrebbe conoscenza di nulla; mentre la ragione è solo uno strumento, un mezzo che permette di comunicare e di avvicinarsi discorsivamente alla visione intuitiva dell'universale. Nel tentativo di superare gli elementi instabili, mutevoli, e accidentali dei fenomeni, la metafisica concentra la propria attenzione su ciò che considera eterno, stabile, necessario, assoluto, per cercare di cogliere le strutture fondamentali dell'essere. [12] Ecco dunque la radicale contrapposizione, propria dei grandi filosofi metafisici, da Parmenide, Socrate,[13] Platone, Aristotele, fino ad Agostino, Tommaso, Cusano, Campanella, ecc., tra il sapere acquisito dei sensi, e il sapere proprio dell'intelletto. Successivamente Baruch Spinoza cercherà di ricomporre il dualismo cartesiano ricollocando l'intuizione al di sopra del pensiero razionale. L'Io penso trascendentale come datore di senso, unificatore dell'esperienza fenomenica che in lui era oggetto di ricerca scientifica, divenne per gli Idealisti oggetto di ricerca metafisica. Nella edizione degli scritti aristotelici, curata nel 1° sec. Il compito di costruire è affidato invece al pensiero, all'immaginazione, ovvero alla metafisica. La metafisica non limita la propria indagine all’analisi degli enti e delle loro strutture, ma si interroga sull’essere degli enti, cioè su quell’è che consente a ogni realtà di essere fuori dal nulla. Successivamente la metafisica fu criticata dal positivismo di Auguste Comte, ed il pensiero filosofico contemporaneo ha criticato ogni filosofia che avesse la pretesa di spiegare in modo definitivo ed universale tutta la realtà. [30][31][32], Le tre "scienze" sono dette "razionali" in quanto né empiriche né dipendenti dalla rivelazione. «La domanda: «Perché vi è, in generale, l'essente e non il nulla?» reclama il primo posto anzitutto perché è la più vasta, in secondo luogo perché è la più profonda, infine perché è la più originaria.....per il fatto che questa domanda è la più vasta è anche la più profonda. Genesi e significato della scoperta fabriana 12.00 € 10.20 € È indubitabile che la riscoperta della Nozione Metafisica di Partecipazione segnò una nuova tappa nella … Quanto sostiene Lakatos nell'assimilare la scienza alla metafisica può essere interpretato secondo l'insegnamento kantiano, ripreso anche da Popper, nel senso che quando la ricerca scientifica si propone di raggiungere obiettivi finali "metafisici", si serve di essi come stimolo per spingere sempre più lontano l'obiettivo di ottenere conoscenze via via più approfondite. Mentre Alberto si dedica alla musica e alla scrittura, Giorgio segue la … La critica di Heidegger alla metafisica è quindi in realtà un tentativo di ripensare l'Essere nella sua originarietà, riportandosi al di qua di tutta la tradizione filosofica che, da Platone in poi, elaborando la metafisica ha condotto l'Essere al suo oblio: la metafisica diviene così uno dei modi entro cui si è manifestato, storicamente, l'Essere stesso, paradossalmente mediante il suo proprio nascondimento concettuale. Proseguendo sulla strada tracciata da John Locke, David Hume, considerava fallace non solo ogni metafisica ma anche la stessa pretesa delle scienze che con la presunta immutabilità delle leggi scientifiche credevano di andare oltre i limiti della ragione che rivelava come non necessariamente causale il rapporto, che sempre tale era stato considerato, tra appunto una causa e un effetto. [lat. Qui Popper non condivide l'assunto kantiano che la verità oggettiva noumenica sia irraggiungibile. nūlla, neutro pl. Nella filosofia antica il termine metafisica (in greco antico τὰ μετὰ τὰ φυσικά, tá metá tá physiká) non era utilizzato ma indicava soltanto che nella catalogazione dei libri di Aristotele, operata da Andronico da Rodi (I secolo a.C.) la trattazione della natura e delle sue leggi (τὰ φυσικά) seguiva i trattati sulla "filosofia prima" (πρώτη φιλοσοφία) o teoria dell'"ente in quanto ente" (in greco, ὂν ᾗ ὄν; in latino, ens qua ens). Popper si spinse persino ad affermare che le stesse osservazioni empiriche sono impregnate di teoria, e dunque l'elemento metafisico è un aspetto ineliminabile anche di ogni approccio presunto “empirico”; ad esempio, di fronte al tramonto del sole, due pensatori opposti come Tolomeo e Niccolò Copernico, pur avendo la stessa visione oculare, avrebbero due percezioni diverse: il primo, sostenitore del geocentrismo, vedrebbe il sole muoversi fino a scendere giù e sparire dietro la terra, il secondo invece (sostenitore dell'eliocentrismo) vedrebbe l'orizzonte salire pian piano fino a coprire il sole. L'essere non è più staticamente opposto al non-essere, ma viene fatto coincidere con quest'ultimo trapassando nel divenire. Etimologia / Derivazione . 1 Achille Varzi Metafisica [in Franca D’Agostini (ed. – 1. s. m. Seguace (soprattutto nella [...] , combattendo contro l’aristotelismo scolastico e l’ideale di una scienza fondata sulla, nulla pron. (filosofia) (fisica) ramo della filosofia che si occupa dei possibili fondamenti della realtà (per estensione) è la trascendentalità dell'essere, per esempio nella conoscenza della verità il misticismo può essere considerato la pratica della metafisica mediev. La metafisica è quella parte della filosofia che, andando oltre gli elementi contingenti dellesperienza sensibile, si occupa degli aspetti più autentici e fondamentali della realtà, secondo la prospettiva più ampia e universale possibile. [...] C'è il niente solo perché c'è la negazione? Carnap sostiene che in un linguaggio deve essere presente un vocabolario ed una sintassi, ovvero un gruppo di parole e delle regole che permettano la costruzione di enunciati e ne legiferino la costruzione stessa; concordemente a ciò egli sostiene che dal linguaggio è anche possibile trarre "pseudo-proposizioni" ovvero enunciati correttamente formati, ma contenenti parole prive di significato, oppure enunciati composti di parole in sé significanti, ma costruiti nella violazione delle regole sintattiche. Saggio sulla teoria dei principi e sulle dottrine non scritte di Platone, Parole, oggetti, eventi e altri argomenti di metafisica, Saggio su una nuova teoria della facoltà umana della rappresentazione, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Metafisica&oldid=120364050, Voci con modulo citazione e parametro pagina, P3847 multipla letta da Wikidata senza qualificatore, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. [44] Anche il teologo anglicano John Milbank può essere fatto rientrare in questa rivitalizzazione del pensiero di Tommaso. Il nome della metafisica,... pittura metafìsica Tendenza artistica sviluppatasi in Italia dopo il futurismo e in opposizione a esso. Secondo Varzi, l'ontologia viene prima della metafisica: «l'ontologia si occuperebbe di stabilire che cosa c'è, ovvero di redigere una sorta di inventario di tutto l'esistente, mentre la metafisica si occuperebbe di stabilire che cos'è quello che c'è, ovvero di specificare la natura degli articoli inclusi nell'inventario». Ogni scienza o disciplina umana in quanto ricerca autonoma è filosofia. Con Cartesio avverrà invece una svolta, nel tentativo di rompere appunto questo legame con la religione. Il ’900 è ricco di sostenitori (J. Maritain, E. Gilson, G. Marcel, G. Bontadini ecc.) del filosofo tedesco Martin Heidegger: Ma allora perché ci preoccupiamo di questo niente? (pl. Per rispondere alla domanda “Che cos'è la metafisica?” dobbiamo anzitutto chiarire il significato del termine "metafisica". Fintanto che un programma anticipa i fatti, allora è progressivo e razionale; quando invece gli scienziati cercano di adeguarlo a certe anomalie riscontrate modificando le ipotesi ausiliarie, esso diventa degenerativo e potrà facilmente essere superato da un programma di ricerca migliore (più progressivo). Vivrà con la madre e il fratello Alberto Savinio a Monaco di Baviera,e successivamente si trasferirà a Milano e a Firenze. Poiché la metafisica «...si propone di individuare la natura ultima e assoluta della realtà, al di là delle sue determinazioni relative...»[20], le è stato spesso attribuito un carattere mistico e religioso, di tensione verso l'assoluto, Dio e la trascendenza.[21]. [28] Compito del sapiente è dunque quello di rivolgersi alla verità, come del resto la stessa divina Sapienza si è incarnata «per rendere testimonianza alla Verità».[29]. Da alcuni punti di vista il Medioevo termina quando l'intuizione si separa dalla ragione, quando metafisica e teologia tendono ad essere viste come discipline separate. Uno scalatore può, non solo avere difficoltà a raggiungerla, ma anche non accorgersene quando vi giunge, poiché può non riuscire a distinguere, nelle nuvole, fra la vetta principale e un picco secondario. Questa superiore attività (inconscia) costituisce l'unità originaria e immediata sia del soggetto che dell'oggetto, nella quale il noumeno, cioè il non-io, che di una simile attività è il prodotto, viene posto inconsciamente dal soggetto stesso, per rispondere a un'esigenza di natura altamente etica. Queste furono elaborate solo per la capacità di spiegare meglio la realtà, ma i fatti in sé non furono per Lakatos determinanti nel produrre tali formulazioni nella mente di quegli scienziati. Come egli scrive: «Da qualche tempo è risultato chiaro che questa tesi non regge, e che il termine metafisica deve essere nato nell'ambito del primo Peripato» con il significato prevalente della natura ultima e assoluta della realtà.