Descrizioni minuziose che proiettano nella storia e coinvolgono senza fatica. Un giallo? cartonato con sovraccoperta, 264 pagine. Ieri una nuova presentazione in una location davvero splendida: Villa Gromo a Robecco sul Naviglio.Una residenza del 1300 immersa in molti ettari di parco. Informativa sulla risoluzione alternativa controversie consumatori - ADR/ODR | di ISABELLA MARCHIOLO - Marina Di Guardo è bella, bionda e angelica come una fata. Conclusione noiosa e allo stesso tempo sbrigativa, intuita già ad inizio libro. Una trama incalzante ed un finale davvero sorprendente, un thriller che potrebbe essere facilmente adattato per una fiction...guardare il book trailer per credere!!!! Con l'acquisto dell'abbonamento Kobo VIP riceverai uno sconto del 10% e il doppio di Kobo Super Points su determinati prodotti. Da poco edito da Mondadori, oggi recensiamo La Memoria dei Corpi di Marina di Guardo. L’impressione che ho avuto per tutta la lettura è stata quella di trovarmi in bilico tra realtà e illusione, come se, dietro l’apparenza, si celasse sempre una verità sconvolgente, sospesa lì, in attesa di essere rivelata. - Sede legale e amministrativa Via Tucidide, 56 20134 Milano - C.F. !Consigliatissimo per amanti del genere e non , Assolutamente da leggere In collaborazione con gruppo di lettura I lettori di strada. Non vedo l'ora di leggere un'altro suo libro. Cela sottili richiami nella narrazione che si colgono solo con un’attenta lettura. Fin dal prologo veniamo catapultati nel mistero, una giovane donna viene rapita con un'inquietante espediente. “La memoria dei corpi” è un thriller a tinte noir, ambientato nella splendida cornice Recensione di Loreads – Review Party – La memoria dei corpi di Marina Di Guardo … {{addToCartResponse.SelectedProduct.ProductType}} Una stanza delle meraviglie che terrorizzano. Scopri di più, Informativa sulla risoluzione alternativa controversie consumatori - ADR/ODR, Informativa sulla garanzia legale di conformità, {{addToCartResponse.SelectedProduct.Title}}. Netcomm Spazio consumatori. Il corpo non dimentica, perché come scrive Lacan “ciò che gli si dovrebbe insegnare a dare , al nevrotico, è quella cosa che non immagina. Dopo Com'è giusto che sia, Marina Di Guardo ci regala un nuovo, sorprendente thriller, un meccanismo a orologeria dalle tinte rosso scuro di Basic Instinct, un tuffo nei luoghi oscuri che si annidano in ognuno di noi. La grande protagonista di questo romanzo è la provincia, quella piacentina, i ritmi lenti, le persone schiette, la vivacità dei suoi panorami e la malinconia. La sensazione è di essere a casa di Giorgio. Ben scritto “Napoli è uno stato mentale: fa crollare tutte le tue certezze per riempirti di contrasto, bellezza, umanità.” Marina Di Guardo. Informativa sulla garanzia legale di conformità | Un libro eccezionalmente avvincente. Poi la scena cambia e assistiamo all'incontro di Giorgio Saveri, ricco avvocato che si è ritirato a vita privata dopo il tradimento e l'abbandono della moglie, con Giulia una ragazza bellissima e misteriosa rimasta in panne con l'auto. imprese di Milano Monza Brianza Lodi nr. “La gente è stupida, la polizia ancora di più. Con l'avvicinarsi del finale credevo di aver capito tutto, invece sono rimasta spiazzata. Non riuscivo a smettere di leggerlo La quiete, del tutto apparente della monotona vita lontana dalle città è presto minacciata dall'arrivo di Giulia, una giovane ragazza che si imbatte per caso nella vita di Giorgio e che ne stravolge i precari equilibri . Il prodotto scelto non è al momento disponibile per la vendita. Informativa sui cookie | Riesce a prenderti dalla prima pagina, tanto che l'ho letto TUTTO IN UN SOLO GIORNO. Il prodotto digitale che hai selezionato è già presente nel tuo carrello. Voto medio . Una storia che sin dalle prime pagine ti assorbe. Quando però Agnese scompare nel nulla, Giorgio non ci sta, e inizia a indagare. Anno di pubblicazione: 2019. Lei lo guardò stralunata, quasi stesse vagheggiando. Carrello. Unico contatto con il mondo è Agnese, la domestica che l'ha cresciuto al posto della vera madre, una donna algida morta molti anni prima in un incidente stradale, e del padre dispotico, che fino al giorno del suo suicidio non ha mai perso occasione di denigrarlo pubblicamente. Fino alla fine, non si riesce a capire chi è coinvolto e quanto, nelle vicende. Trama prevedibile, dialoghi imbarazzanti, una ripetitiva sequenza di scene pruriginose ad un passo dal porno, personaggi inverosimili (Giorgio ex avvocato nullafacente che conduce una vita da eremita-nababbo nella sua villa straripante di opere d'arte neanche fosse il Louvre, Giulia che si fionda in casa di un perfetto sconosciuto col quale ha scambiato quattro parole al massimo....).