( Chiudi sessione /  Gli capita soprattutto quando gioca in Coppa Davis, competizione che esalta le sue caratteristiche di combattente, gladiatore nell’arena. Wilander (S)-Camporese 64 64 57 67 64. Uno capace di guardare negli occhi lo svedese numero uno del mondo e fargli il vicht dopo ogni punto conquistato, lo stesso gesto che Wilander aveva reso famoso nel circuito». Musica, sport e amenità varie raccontate da Salvatore Coccoluto. La sua quinta finale ATP in carriera, lo vide trionfare su Jan Gunnarsson con lo score di 5-7, 6-3, 7-5, e diventare il tennista italiano con la peggiore classifica mondiale (224) ad aver conquistato un torneo del circuito maggiore in era Open. «La sua vittoria a Cagliari contro Mats Wilander resta la più bella delle emozioni, e anche uno degli incontri più incredibili cui abbia assistito» ricorda Panatta nel libro Più dritti che rovesci. L’azzurro torna al servizio e, sul 40-30, arriva lo scambio più spettacolare del match, quello che resterà nella memoria degli appassionati: dopo un’estenuante sfida da fondo campo, Canè attacca sul dritto di Wilander e va a rete, lo svedese tira un passante che sembra vincente, ma Paolino si oppone con una straordinaria volèe in tuffo, costringendo a rete l’avversario che appoggia la palla dall’altra parte pensando che l’italiano sia finito. Gli azzurri sulla terra rossa del circolo di Monte Urpinu hanno giocato già cinque volte e vantano altrettante vittorie. Paolo Canè. Il gioco di Canè risultava ricco di variazioni di ritmo. Non gli basta lanciare un’occhiataccia allo spettatore rumoroso di turno, lui lo prende di petto. Potrebbe chiudere nel game successivo quando, sul servizio di Wilander, ha due match point che non riesce a sfruttare. È viscerale, Cané, quando è in campo non riesce a estraniarsi totalmente da ciò che lo circonda. Sulla terra rossa del capoluogo, Fognini (n°11 Atp) e compagni affronteranno i tennisti della Corea del Sud in una sfida al meglio di 3 su cinque match. Molti addetti ai lavori lo danno per spacciato, altri addirittura lo considerano già un ex giocatore. Paolo Canè sconfisse a sorpresa un campione svedese in Coppa Davis nel 1990: chi? Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Twitter. Coppa Davis 2020, l’Italia sfiderà ... 4-1 nel 1981 a Sanremo nel primo turno del World Group e 3-2 nel 1987 a Seoul sempre nel primo turno (Paolo Canè sconfisse Kim nel singolare decisivo). Nello stesso anno fu finalista agli Assoluti dove si ritirò nel terzo set contro Omar Camporese dopo aver perso le prime due frazioni. Lucio Dalla. Paolo si innervosisce per l’occasione mancata, ha un passaggio a vuoto e si fa riprendere dallo svedese sul 5 pari. Nel 1993 l'allora presidente FIT Paolo Galgani disse che Canè era un ex tennista, lui rispose con i fatti sul campo in Coppa Davis a Firenze contro l'Australia, battendo Woodforde e portando l'Italia sul 2-2. Panatta l’ha definito «l’uomo delle imprese, dei match impossibili». Paolo Canè. Paolino possiede talento e classe da vendere, ma ha anche alcuni punti deboli: una schiena fragile, che a lungo andare gli crea parecchi problemi, passaggi a vuoto a livello mentale che lo rendono discontinuo e un carattere incandescente. Nel suo cammino sconfisse, tra gli altri, Thomas Muster, nei quarti di finale. Nel 1993, approdò per la quarta volta in finale agli Assoluti, arrendendosi in due set a Stefano Pescosolido (6-3, 7-6). La squadra italiana di Coppa Davis rappresenta l'Italia in Coppa Davis dal 1922.L'Italia ha … Wilander (S)-Camporese 64 64 57 67 64.
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